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Assemblea della Conferenza Africana sulle Nuove Forme di vita ed evangelizzazione

Nairobi (Kenia), 26 febbraio – 3 marzo

04 Marzo 2024

Dal 26 febbraio al 3 marzo 2024, quindici frati si sono riuniti nella Casa di Ritiro Santa Maddalena, a Nairobi (Kenia), per la prima Assemblea della Conferenza Africana sulle Nuove Forme di Vita ed Evangelizzazione. Guidati dall’ “Ite Nuntiate” e stimolati dal messaggio del Ministro generale, Fr. Massimo Fusarelli, i frati hanno condiviso e riflettuto su come vivere le “nuove forme” nel contesto dell’Africa. Fr. Victor Quematcha ha onorato l’incontro con le sue parole di ricordo e ispirazione. Fr. Francisco Gòmez Vargas e Fr. Dennis Tayo del Segretariato generale per Missioni ed Evangelizzazione (SGME) hanno animato questo incontro, insieme a Fr. Hubert Mfouri Nsampe e Fr. Clément Boumekpor.

I partecipanti hanno iniziato il primo giorno “a raccontare e ad ascoltare ciò che lo Spirito sta operando tra loro”. Ad accoglierli è stato Fr. Frederick Odhiambo, Ministro provinciale dell’Entità ospitante di Nairobi. Ciascuno ha poi condiviso le proprie espressioni esistenti di “nuove” forme di vita in Africa, che vanno dall’aiuto ai rifugiati, alla cura dei lebbrosi, dei malati, degli orfani, dei bambini di strada, dei giovani e delle carceri. Fino al prendersi cura di diverse comunità urbane povere tra le aree abusive e nelle aree rurali difficili e svantaggiate nelle periferie. Anche i “ministeri convenzionali” nelle parrocchie, nelle scuole e nelle strutture sanitarie coinvolgono tali forme di attività sociali. 

Altri hanno condiviso le loro esperienze nella gestione di una casa di accoglienza per persone in difficoltà e di case di preghiera. Il dialogo, i social media, l’assistenza spirituale e la cura dell’ambiente erano espressioni alternative. Le sfide esistenti identificate includevano l’instabilità socio-politico-economica di un continente colpito dalla guerra, con conseguenti povertà, abusi, minacce alla sicurezza e sfruttamento della Madre Terra. 

Sono stati menzionati anche la diversità culturale e il pluralismo religioso, il regionalismo, il materialismo, l’individualismo e il clericalismo. Internamente, i frati avvertono la sfida delle risorse limitate: umane, finanziarie, strutturali, e la necessità di un programma di formazione più integrato. Le grandi distanze tra le Entità rendono l’animazione più difficile. Alcuni hanno avvertito la mancanza di sostegno da parte del Consiglio o della Chiesa locale.

La seconda giornata è stata dedicata “a vedere e giudicare ciò che lo Spirito ha operato tra loro” alla luce dell’“Ite Nuntiate” e delle sfide poste dal Ministro generale. Ha sottolineato i “fondamenti” del vivere questa ispirazione, come fraternità contemplativa in minorità, testimoniando i doni profetici del carisma nel vivere il Vangelo nell’attuale contesto dell’Africa, uscendo, stando con e in mezzo ai poveri che soffrono. Infine, l’ultimo giorno è stato un momento di grazia per tutti, “ispirati a formare un impegno verso un cammino comune che possano ravvivare” con le seguenti raccomandazioni concrete individuate:

  1. Che le “nuove forme” siano un impegno di ogni Entità, sostenendo i frati ispirati a vivere questa vocazione. Il Ministro e il suo Definitorio promuovano la continuazione dell’operatività di quelle esistenti e/o l’apertura di nuove, designando un frate come Coordinatore delle “Nuove Forme” (facente parte della struttura organizzativa esistente) per animare l’Entità in questo senso. Inoltre, nella formazione iniziale e permanente (FI/FP) dovrebbero essere incluse le “nuove forme”. Urge una valutazione critica per sapere dove si trova adesso l’Entità, dove vuole andare e come può arrivare, animata dal Consiglio e guidata dal SGME.
  2. Che la collaborazione a livello di Conferenza Africana si realizzi ogni anno, riunendo i Coordinatori delle “Nuove Forme” di ciascuna Entità per formare una rete di sistemi di sostegno. I frati ispirati di un’Entità (come parte di FI/FP) possono andare in un’altra Entità avendo nuove forme esistenti, per sperimentare e da cui imparare. Dovrebbe essere studiata la possibilità di istituire un Eremo/Casa di preghiera comune per la Conferenza, sapendo che questo è il nocciolo della questione per realizzare nuove forme di presenza. Altre raccomandazioni specifiche includono l’apertura di una comunità povera urbana a Nairobi e una casa di accoglienza per bambini di strada nel Sud Sudan, in collaborazione con le suore francescane. Il SGME continua ad assistere, accompagnare e animare i fratelli nel vivere questa ispirazione;
  3. Che venga formata una Commissione per le Nuove Forme di Vita e di Evangelizzazione in Africa per animare la Conferenza, delineando nuove forme di realtà in Africa. Il SGME, in consultazione con i Ministri della Conferenza Africana, dovrebbe sottoporre quattro nomi (2 anglofoni e 2 francofoni) all’approvazione del Definitorio generale per formare la commissione. Questa commissione potrà collaborare in futuro con altre Commissioni di Conferenze per le Nuove Forme, per condividere e da cui imparare.

Infine, gli ultimi due giorni dell’incontro sono stati spesi visitando le comunità povere urbane dove i nostri frati studenti svolgono il loro lavoro pastorale, le nostre due fraternità a Nairobi e alcuni parchi vicini. Possa questa storica assemblea essere uno stimolo per andare avanti nel vivere “nuove forme” in Africa.

Leggi il messaggio del Ministro generale: Italiano - English - Français - Português

Categorie
Missione ed Evangelizzazione
Tags
Conf. Africana Nuove Forme
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