L’8 aprile scorso ho celebrato la solennità dell’Annunciazione del Signore nel corso di un grande incontro di Ministri, Custodi, Segretari di formazione, evangelizzazione e Animatori GPIC delle due Conferenze di Asia e Oceania, insieme al Definitorio generale e ai Segretari e Animatori della Curia generale. Guardando insieme al presente e al futuro del nostro Ordine in questi continenti, dopo aver visitato alcune Entità molto particolari per la posizione e le condizioni in cui vivono, una parola della Scrittura è risuonata con forza dentro di me in quel giorno.
“Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori. Se il Signore non custodisce la città, invano veglia il custode” (Sl 126,1); e ancora: “E io, il Signore, ti annunzio che sarò io a costruire a te una casa!” (2Sam 7,11).
Quante volte ci chiediamo – e quanto ancor più viene richiesto al Ministro generale! – “Dove va l’Ordine? Quali orientamenti ci dai per il futuro? Che cosa dobbiamo fare in questo cambio d’epoca?”. Confesso di non avere una parola che possa valere per tutti i fratelli sparsi nel mondo in paesi, culture, storie e condizioni tanto diverse. Questa domanda mi dà un senso di vertigine e mi fa sentire molto piccolo. Non mi va però di dare risposte scontate.
Per questo, pregando con quella parola di Dio, ho cercato allora di riconoscere dove il Signore stia già costruendo tra noi la sua casa.
Penso ai non pochi germi di bene e di perdono tra fratelli; alla tensione evangelica che non si spegne tra noi; alle vocazioni missionarie; a quanti continuano a unirsi a noi e ai frati anziani che danno testimonianza di una vita spesa con gioia. Penso ai frati che vivono in zone di guerra, segnate dalla violenza e da una grande povertà e restano accanto alla gente. Penso anche ai fratelli in difficoltà e a volte distanti dalla fraternità, perché cerco di ascoltare anche da loro il gemito dello Spirito. Penso ai fratelli infermi, che attraversano un momento decisivo di conversione e di incontro con il Signore. Penso alle nostre realtà in crescita e a quelle che stanno diminuendo e morendo, testimoni entrambe del mistero pasquale di Cristo, nel quale tutto vive.
In questi segni vive il carisma, cresce la comunione, si libera la missione. I Capitoli delle Stuoie con tante Entità stanno raccogliendo questi segni e tutto confluirà nel Capitolo delle Stuoie del 2025 a Santa Maria degli Angeli, dove sono certo che riceveremo parole importanti per il nostro presente e futuro, anche grazie alla voce di uomini e donne laici, di religiose e consacrate francescane.
So che il Signore costruisce questa sua casa che è la nostra Fraternità. Ci chiede di continuare a collaborare con Lui, tra noi, con persone di buona volontà.
Non abbiamo paura: in questo cammino lo Spirito del Risorto ci ispira e accompagna!
