Francesco è stato senz’altro un ricercatore di Dio e, grazie alla sua instancabile perseveranza e dedizione, ha sperimentato la Sua presenza in tanti modi e in deversi posti. Solo per ricordarci alcuni di essi, basterebbe menzionare la chiesetta di San Damiano, l’incontro del lebbroso, nella parola del Vangelo, nella preghiera, in sogno, etc.
Tuttavia, l’incontro che ha lasciato nel suo corpo dei segni visibili e indelebili, “l’ultimo sigillo” come lo chiama Dante, cioè le stimmate, avvenne “due anni prima della sua morte, mentre pregava su un versante del monte chiamato Alverna”…