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La lettura del Cantico delle creature in oltre 30 lingue

San Damiano, luogo di lode e incontro tra culture

27 Febbraio 2025

Il 26 febbraio, presso il Santuario di San Damiano ad Assisi, è stata lanciata ufficialmente l’iniziativa “Francesco tra le righe”, nell’ambito delle celebrazioni del Centenario del Cantico delle creature. Durante l’evento, condotto dalla giornalista Valentina Antonelli del TGR RAI Umbria, il cantico è stato letto in oltre 30 lingue diverse da studenti provenienti da tutto il mondo, da due università di Perugia e da diversi religiosi della Famiglia francescana.

Fr. Mauro Botti, Guardiano di San Damiano, ha aperto l’evento ricordando come Francesco, nel novembre del 1224, giunse a San Damiano tormentato dalla malattia. Ha sottolineato come, durante una notte di sofferenza, Francesco non abbia chiesto di essere liberato dal dolore, ma abbia pregato per avere la forza di sopportarlo pazientemente. Proprio in questo contesto di profonda sofferenza nacque l’ispirazione del Cantico.

«Qui, in questo viaggio di Francesco tra le righe, intraprenderemo un viaggio alla scoperta di Francesco il Trovatore... Qui, noi oggi in questo concerto con il mondo, diamo forma armoniosa alle parole di Francesco “Siamo i menestrelli del Signore”», ha affermato Fr. Mauro, riflettendo sulla figura del menestrello di Dio, riprendendo l’immagine dello scrittore Chesterton che descrive Francesco come colui che vede il mondo “capovolto”, offrendo una prospettiva unica sulla realtà.

Il professor Roberto Rettori dell’Università di Perugia ha iniziato il suo intervento sottolineando che si tratta di un incontro di culture: “Credo che questo sia un momento in cui 30 lingue si confrontano nella stessa cultura. È un momento straordinario, perché è di fatto un momento di unione di culture, di lingue diverse che rappresentano culture diverse e talvolta religioni diverse”. Ha inoltre sottolineato come il Cantico rappresenti uno straordinario inno alla vita, capace di superare ogni barriera culturale e religiosa.

La professoressa Valentina Carbonara dell’Università per Stranieri di Perugia, facendo un paragone con la Pentecoste, quando gli Apostoli, dopo aver ricevuto lo Spirito Santo, poterono comunicare con persone di lingue e culture diverse, ha sottolineato che questa lettura plurilingue rappresenta anche un momento di profonda unione tra culture diverse, dove emerge un linguaggio comune: quello dell’esperienza umana e della gratitudine per la bellezza del creato.

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San Francesco Centenario Francescano
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