Nella chiesa St. Joseph del convento francescano di Paderborn, in Germania, il 5 febbraio si sono celebrati i funerali di Fr. Hermann Schalück, Ministro generale dell’Ordine dal 1991 al 1997.
Erano presenti, insieme ai frati della Provincia di Santa Elisabetta, anche i Definitori generali Fr. Joaquin Echeverry e Fr. Jimmy Zammit, come Delegati del Ministro generale, e alcune suore di diverse congregazioni, oltre a familiari e fedeli.
L’Eucaristia è stata presieduta da Mons. Ludwig Schick. All’inizio Fr. Markus Fuhrmann, Ministro provinciale della Provincia di S. Elisabetta, ha detto: “Con Hermann Schalück abbiamo perso un confratello con un profondo senso del potere profetico e visionario del Vangelo. Era un uomo di dialogo, un costruttore di ponti tra religioni e culture, ma anche tra modi di pensare e di credere molto diversi nella Chiesa universale. Il suo pensiero e la sua parola hanno dato vita all'ampiezza e alla profondità della Buona Novella”.
Fr. Heribert Arens, OFM, che ha tenuto l’omelia, ha parlato con affetto della figura di Fr. Hermann, raccontando come fosse nato in un piccolo paese, “troppo piccolo per la sua mentalità: tutto era sempre troppo piccolo per lui!”.
Fr. Heribert ha proseguito ricordando che Fr. Hermann è stato il più giovane Ministro provinciale della Provincia di Sassonia, che la sua formazione era fondata su S. Agostino e S. Bonaventura. “Io l’ho conosciuto in collegio, era un uomo sempre in ricerca e quando aveva un sogno, diceva a sé e agli altri: «Perché non posso realizzarlo?».
Fr. Hermann è stato diversi anni in Curia generale, prima come Segretario generale per la Formazione e gli Studi, poi come Definitore generale e infine, dal 1991 al 1997, come Ministro generale. Non era possibile mettere il suo pensiero, la sua persona, in una scatola – ha detto Fr. Heribert – perché cercava sempre di guardare oltre: ispirato da Paolo VI, aveva una visione della missione della Chiesa a livello mondiale, superando il punto di vista occidentale, guardando invece alla crescita delle Chiese locali e favorendo il dialogo tra e con loro.
L’omelia si è conclusa con una immagine molto evocativa: “Per Fr. Hermann era molto importante la vocazione: lui si lasciava chiamare da Dio verso nuovi orizzonti, nuove idee, nuovi impegni. Ora ha ricevuto l’ultima chiamata da Dio: quella alla Sua presenza”.
Prima di seppellirlo, si è tenuto un momento di preghiera nella cappella del cimitero orientale della città, dove i frati e i familiari hanno dato l’ultimo addio.
Nella sua lettera di condoglianze, il vescovo Dr. Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca, ha scritto: “La sua presenza in tutto il mondo era impressionante, così come il suo instancabile impegno nel parlare alle conferenze cattoliche, nel rappresentare l'organizzazione di soccorso MISSIO e il suo lavoro nelle accademie cattoliche. Fr. Hermann Schalück era, per così dire, “Padre Internazionale”, il che ha anche a che fare anche con la sua lunga responsabilità di Ministro generale del suo ordine. Come Conferenza episcopale, siamo grati che Fr. Hermann Schalück ci abbia accompagnato come consigliere nella Commissione della Chiesa mondiale e ci abbia sempre ricordato di non dimenticare di guardare al mondo e ai poveri”.
I frati della Provincia di S. Elisabetta hanno espresso parole di profondo cordoglio per la perdita di Fr. Hermann. “Molte persone nella Famiglia francescana hanno apprezzato la sua intelligenza, il suo sapere quasi «enciclopedico», il suo ricco dono per le lingue, la sua fede incrollabile con le sue domande e i suoi dubbi”, ha scritto Fr. Stefan Federbusch, Vicario provinciale, nella sua comunicazione alla Curia generale. “Anche in età avanzata, era un ascoltatore e un consigliere sensibile. Mancherà a molti”.
Nella sua Lettera pubblicata il 27 gennaio, giorno del passaggio alla vita eterna di Fr. Hermann Schalück, Fr. Massimo Fusarelli ha ricordato il suo dono dell’ascolto e la sua capacità di saper leggere i tempi: “Ho sempre apprezzato in Fr. Hermann, specialmente mentre era nostro Ministro generale, l’apertura di confini al mondo che sapeva dare ai nostri discorsi e orizzonti. Intuiva molto tempo fa la crisi di un certo modello di vita religiosa e sapeva indicarci un passo più lungo. Ha avvertito con forza l’urgenza di un impegno mondiale a favore dei poveri e della salvaguardia del creato, alimentato da una profonda spiritualità francescana”, si legge nella Lettera.
Questa capacità di ascolto e di leggere i segni dei tempi furono l’oggetto dell’omelia che Fr. Hermann stesso, allora Ministro generale, fece all’apertura del Capitolo del 1997, celebrato a S. Maria degli Angeli. “In queste tre settimane – disse - in atteggiamento di ascolto, di preghiera e di discernimento, condivideremo esperienze, valutazioni e proposte per il futuro. Lo faremo, muovendoci «dalla tradizione alla profezia». […] Il nostro atteggiamento fondamentale, però, non sarà solo rivolto al passato. Oggi sentiamo la chiamata ad essere portatori di luce e di speranza per noi stessi, per la Famiglia francescana, per la Chiesa e per il mondo. Oggi siamo invitati ad essere fedeli in modo dinamico, propositivo, profetico, per vivere, in questa nuova epoca, il significato storico della Porziuncola: essere una Fraternità in missione. Pertanto, dopo aver incontrato il Signore e i fratelli, dalla Porziuncola partiremo di nuovo verso nuovi orizzonti per vivere e annunciare il Vangelo di Gesù Cristo, come fece Francesco” (Acta Ordinis Fratrum Minorum, An. CXVI, Maii – Augusti 1997, Fasc. II, pp. 164-165).
Benediciamo il Signore per aver donato all’Ordine un fratello come Fr. Hermann: a lui la Pace e il Bene nella luce eterna di Dio!