Si è svolta presso l’Auditorium Antonianum la tradizionale Festa dell’Università e del Gran Cancelliere, che quest’anno ha coinvolto i partecipanti in un percorso tra filologia, filosofia, musica, e recitazione.
L’evento, moderato dal prof. Ernesto Dezza, OFM, è stato aperto da una esecuzione musicale del Quartetto Artemisia, in collaborazione con il Teatro Nazionale della Toscana, a cui sono seguite le parole di saluto del prof. Agustín Hernández Vidales, OFM, Rettore Magnifico della Pontificia Università Antonianum, che ha dato il benvenuto a tutte le autorità presenti. Il Rettore ha elencato diversi eventi importanti di quest’anno, tra cui l’ottavo Centenario del Cantico delle creature e i 1700 anni del Concilio di Nicea; ha ricordato i diversi conflitti bellici che causano tante vittime; ha sottolineato anche l’importanza della poesia nella storia dell’umanità e come Francesco e come Francesco legasse la poesia a Dio. In merito a ciò, ha affermato che l’Università promuove l’Ecologia Integrale su tre concetti fondamentali: la terra, la impresa e la polis. Infine, ha ricordato i frati defunti dell’Università, tra i quali ha dato risalto a Fr. Giulio Barocco, che è stato Direttore della Segreteria e Vicesegretario della PUA fino al periodo 2021-2022.
Successivamente, l’attore Luca Lazzareschi ha letto il Cantico delle Creature, che è stato poi oggetto dell’intervento del prof. Roberto Antonelli, Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, (istituzione di alta cultura che promuove e diffonde le conoscenze scientifiche nelle loro più elevate espressioni, nel quadro dell’unità e universalità della cultura).
Dopo la prof.ssa Flavia Marcacci, dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, che ha affrontato il tema “Cielo e terra si incontreranno, natura e creazione si baceranno: dallo sguardo di Francesco allo sguardo dei filosofi della natura”, è intervenuto Fr. Massimo Fusarelli, Gran Cancelliere della PUA e Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori, con una relazione dal titolo “Il Cantico delle creature: nel gioco delle relazioni degli esseri viventi”.
Fr. Massimo ha posto l’attenzione sulla stretta relazione tra il nostro rapporto con il creato e le nuove frontiere della tecnologia o, in altri termini, tra l’ecologia integrale e l’intelligenza artificiale – tema molto caro a Papa Francesco, ha ricordato il Gran Cancelliere. Il Cantico delle creature, infatti, mette al centro la relazione: tutte le creature sono presentate come fratelli e sorelle e le nuove frontiere della tecnologia, come l’IA, invita a riflettere su cosa significhi veramente essere custodi del creato, e quindi dell’essere umano, nell’era digitale. Fr. Massimo ha proposto tre chiavi lettura (relazionale, sacramentale, etica), sottolineando l’importanza del rispetto della dignità del creato e della persona umana, all’interno di una “fraternità cosmica” nella quale la tecnologia non deve separare l’uomo dalla natura, ma deve aiutare a comprenderla e custodirla meglio.
Nel 2025 ricorrono i 10 anni della pubblicazione dell’enciclica Laudato Si’, ha ricordato il Ministro: il Santo Padre ha parlato di ecologia integrale, di un approccio olistico alla realtà che ci circonda, che oggi significa porre l’attenzione anche sul ruolo della tecnologia nella custodia della casa comune.
“In questo senso – ha concluso Fr. Massimo - la Pontificia Università Antonianum ha una missione ancora più cruciale: promuovere la ricerca e formare persone capaci di pensare e agire secondo questa visione integrale, che sappiano coniugare la saggezza antica della tradizione francescana con le potenzialità delle nuove tecnologie. La nostra sfida è tradurre la spiritualità francescana in risposte concrete alle crisi del nostro tempo, unendo la contemplazione del creato alla cura attiva e intelligente per la sua custodia”.
Leggi il testo completo dell’intervento di Fr. Massimo Fusarelli
