Da diversi anni, in autunno, il Segretariato per la formazione e gli studi della Conferenza Nordslavica dell’Ordine dei Frati Minori organizza corsi di formazione permanente per i Guardiani e i Superiori delle Case nel territorio della SLAN. Quest’anno si svolge dal 6 al 9 novembre presso la Casa del Pellegrino di Góra Świętej Anny e riunisce circa 120 frati provenienti dalle cinque province polacche.
È un momento di incontro, di scambio di esperienze e di ascolto degli esperti invitati, che affrontano temi legati al servizio dei superiori e alle sfide contemporanee della Chiesa.
Tra i relatori del primo giorno, Mons. Wojciech Ignasiak, assistente dei tossicodipendenti e direttore del Centro di prevenzione e formazione di Franciszek Blachnicki di Katowice, ha parlato della paternità di Dio e dell’uomo e dei modi per aiutare i tossicodipendenti.
Fr. Piotr Różański SP, animatore di ritiri e psicoterapeuta, attualmente lavora a Jelenia Góra, dove è superiore di una comunità religiosa e dirige il Centro culturale Calasanz. Durante la sessione pomeridiana, ha introdotto il tema dei dilemmi del ministero sacerdotale e del superiore di una comunità.
Il giorno seguente, Fr. Tomasz Gaj OP del Centro domenicano per la formazione e lo sviluppo di Tabgha, ha presentato una relazione sulla comunicazione dei superiori con i confratelli: “Razione o relazione?”.
Nel pomeriggio, Mons. Jacek Kicinski ha parlato della pastorale della presenza oggi come sfida per la vita consacrata.
I giorni di formazione permanente e concluso giovedì con l’incontro tra Guardiani e Superiori e i loro Ministri provinciali.
A tutti gli organizzatori e partecipanti dell’incontro sono giunti i saluti e gli auguri inviati dal Ministro generale, Fr. Massimo Fusarelli, e dal Definitore generale della Conferenza Nordslavica, Fr. Konrad Cholewa, che hanno espresso la loro vicinanza, la gioia e la gratitudine per la collaborazione nel campo della formazione permanente di tutte le Province polacche.
Il servizio del Superiore nelle fraternità francescane, che dovrebbe essere prima di tutto un animatore della comunità, è oggi una grande sfida per le nostre Province e per l'Ordine, e richiede quindi una formazione e un approfondimento permanente.
