Il 17 marzo la Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato la Lettera del Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, card. Claudio Gugerotti, rivolta a tutti i Vescovi cattolici del mondo per la Colletta dei Cristiani in Terra Santa.
La fragilità della tregua in atto, si legge nella Lettera, non garantisce stabilità e non risolve i problemi presenti: “Abbiamo visto pianti, disperazione, distruzione ovunque. Ora la nostra speranza è che il trionfo della morte inferta non sia la sua eterna vittoria. E ci torna la speranza di vedere il Risorto, Gesù Cristo nostro Signore, che proprio in quella terra mostrò, vivo, le piaghe della sua passione”.
La Colletta del Venerdì Santo a favore dei Cristiani di Terra Santa diventa uno strumento imprescindibile per la loro presenza in quei territori: “Per noi cristiani i Luoghi Santi hanno un valore particolare, sono incarnazione dell’Incarnazione. Essi sono stati custoditi fin dagli inizi dalle comunità cristiane, nella varietà delle loro tradizioni, e da secoli i Frati minori della Custodia li curano con fedeltà mirabile […]. Dopo la pandemia e la quasi completa interruzione dei pellegrinaggi e delle piccole attività create a lato di essi, molti cristiani sono stati costretti all’esilio. Se vogliamo rinforzare la Terra Santa e assicurare il contatto vivo con i Luoghi Santi, occorre sostenere le comunità cristiane che, nella loro varietà, offrano al Dio-con-noi la loro lode perenne, anche a nome nostro. Ma perché questo avvenga, abbiamo assoluto bisogno del dono generoso delle vostre comunità”.
La Colletta di Terra Santa fu istituita da Papa Paolo VI con l’esortazione apostolica Nobis in animo del 25 marzo 1974, per aiutare a sostenere la presenza dei cristiani nel Luoghi Santi.
Leggi il testo completo della Lettera del Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali
Fonte: Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede del 17 marzo 2025