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Celebrare la Regola 1223-2023

Tutti i membri della Famiglia Francescana professano una Regola che diventa forma di vita e che consiste nell’osservare il Vangelo. Celebrare la Regola bollata ci fa ricordare che, per Francesco d’Assisi, il nucleo di essa è il Vangelo, come afferma nel Testamento: «Lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma del santo Vangelo. Ed io la feci scrivere con poche parole e con semplicità, e il signor Papa me la confermò» (Testamento 14-15, FF 116). L’ascolto orante delle parole di Gesù Cristo gli fa esclamare insieme ai suoi primi fratelli: «“Ecco quello che desideravamo, ecco quello che cercavamo!”. E il beato Francesco disse: “Questa sarà la nostra Regola”» (Anonimo perugino 11, FF 1497).

Nessun membro della Famiglia Francescana professa la propria Regola privatamente, perché è chiamato a vivere il Vangelo in fraternità. È importante ricordare che Francesco compone la Regola bollata durante un periodo della sua vita in cui deve affrontare numerose tensioni e crisi a livello fraterno, ma egli non rinuncia alla profezia del vivere come fratello di tutti e ci invita a fare altrettanto. Oggi la Chiesa, nel promuovere la sua dimensione sinodale e comunionale, presenta la figura di Francesco d’Assisi come modello di fraternità, chiamandolo il «Santo dell’amore fraterno» (Fratelli tutti 2), perché i suoi gesti e le sue parole possono ancora, dopo 800 anni, illuminare il cammino di una comunità ecclesiale che cerca di diventare Chiesa in uscita, sinodale, in ascolto di tutti, vicina ai più piccoli, portatrice di una buona novella che ha la forza di riempire di gioia e di senso la vita di chi l’accoglie (cf. Evangelii gaudium 21).

Celebrare la Regola bollata come Famiglia Francescana è una opportunità per conoscerci di più, per promuovere la comunione e la fiducia reciproca tra di noi, per riscoprire l’importanza di sognare insieme e per aprire nuovi cammini evangelici che ci permettano di diventare una fraternità aperta e in uscita, costruttrice di una nuova cultura, la cultura dell’incontro e dell’amicizia sociale, una fraternità che vuole raggiungere tutti i membri della società, «ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli!» (Fratelli tutti 8).

 

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