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Inaugurazione del nuovo Anno Accademico della PUA

Pontificia Università Antonianum

09 Ottobre 2023

Lunedì 9 ottobre a Roma è stato inaugurato il nuovo Anno Accademico della Pontificia Università Antonianum.

La celebrazione eucaristica che ha aperto la giornata si è tenuta presso la Basilica di Sant’Antonio al Laterano ed è stata presieduta da Fr. Massimo Fusarelli, Ministro generale e Gran Cancelliere dell’Università. Nella sua omelia Fr. Massimo, partendo dalla liturgia del giorno (lunedì della XXVII settimana del Tempo Ordinario – anno dispari), si è soffermato sulla “lontananza” di Giona che fugge dalla città nella quale Dio lo invia in missione, e sulla “vicinanza” del Samaritano.

“Gli studi non sono solo uno spazio vuoto per prepararsi intellettualmente alla missione – ha detto Fr. Massimo - ma fanno parte dell’azione evangelizzatrice del Popolo di Dio, perché ci permettono di imparare a leggere la parola di Dio e i segni dei tempi, per tenere insieme fede e vita, fede e storia, senza distanze che non renderebbero ragione del criterio cristiano fondamentale, quello dell’Incarnazione”. 

Lo studio come strumento per prepararsi alla missione, secondo Fr. Massimo, sempre sull’esempio del Serafico Padre: “La prossimità del Samaritano ci aiuta ad approfondire il senso dello studio come un’esperienza integrale che ci aiuta a conoscere meglio noi stessi e così a servire gli altri. San Francesco si sente «tenuto a servire a tutti e ad amministrare a tutti le fragranti parole del Signore nostro Gesù Cristo che è il Verbo e le parole dello Spirito Santo, che sono spirito e vita» (2LFed, FF 180). Animati dal suo spirito, possiamo proseguire in questa missione, sempre in ascolto di San Francesco il quale, nella Regola di cui ricordiamo quest’anno gli otto secoli, ci dice con forza: «Ammonisco inoltre ed esorto gli stessi frati che, nella predicazione che fanno, le loro parole siano esaminate e caste, a utilità e a edificazione del popolo» (Rb IX,3: FF 99)”.

La giornata è proseguita all’Auditorium Antonianum. Il prof. Agustín Hernández Vidales, Rettore Magnifico, ha iniziato il suo saluto con un momento di riflessione e di preghiera sulle violenze in Terra Santa, purtroppo l’ultimo dei tanti scenari di guerra presenti oggi nel mondo. Un Anno Accademico che inizia contemporaneamente al Sinodo dei Vescovi, alla pubblicazione della Laudate deum, all’ottavo centenario dell’approvazione della Regola e del Natale di Greccio. “Questa università si ispira a San Francesco, è nata nel 1883 e si fonda sulla tradizione teologica francescana iniziata da S. Antonio di Padova. È con questa spiritualità che vogliamo vivere nel tempo e nel mondo che la Provvidenza ci ha donato”, ha detto Fr. Agustín, che successivamente ha presentato la relazione sull’Anno Accademico scorso.

Anche Fr. Massimo, Gran Cancelliere della PUA, nel suo intervento ha ricordato i centenari, stavolta parlando degli 800 anni dall’impressione delle Stigmate che celebreremo nel 2024. Ha poi aggiunto: “La ricerca scientifica e gli studi della nostra università devono partire dalla gioia dell’incontro con Dio, per rendere presente e trasparente questa gioia nel chiaroscuro del nostro presente”. 

Il Ministro generale dell’OFM ha ricordato anche altri anniversari: i 30 anni della conferma del culto ab immemorabili tributato a Giovanni Duns Scoto (https://www.ofm.org/nella-santita-della-vita-e-nel-saper-della-fede.html ), i 100 anni della fondazione dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, ideato dalla Custodia di Terra Santa come centro didattico e di ricerche, e infine, nel 2024, i 750 anni dalla morte del dottore serafico S. Bonaventura da Bagnoregio.

Durante la cerimonia è stato consegnato il dottorato honoris causa in filosofia con specializzazione in ecologia integrale ad Alejandro Guillermo Roemmers Colman. Nella sua lectio magistralis, lo scrittore e filantropo argentino ha posto il focus sulla felicità: “Se come cristiani crediamo in un Dio perfetto e onnipotente che nella sua essenza ultima è una pura energia d’amore, non possiamo avere dubbi che Dio ci ha creati per la vita, per la luce e la felicità, non per il dolore, l’oscurità e la sofferenza. […] Non è solo nostro diritto, ma anche nostro dovere principale come esseri umani, sviluppare le nostre potenzialità o, nelle parole di Gesù, far fruttificare i nostri talenti e non lasciarli sepolti”. 

Roemmers ha poi proseguito dando i suoi “Insegnamenti sulla felicità”: accettare se stessi, con i propri limiti e difetti, cercando di migliorare sempre, per il bene proprio e altrui; impegnarsi e donarsi per permettere a tutti gli esseri umani di essere felici; dare ciò che vogliamo ricevere, vivere costruendo relazioni, osservando e facendo discernimento su noi stessi e la realtà che ci circonda. Facendo riferimento alla propria esperienza di vita, ha sottolineato l’importanza del cercare la felicità innanzitutto dentro se stessi e non nel raggiungimento di obiettivi professionali, sociali o economici.

Leggi l'ntervento del Ministro Generale e Gran Cancelliere della Pontificia Università Antonianum in occasione dell’Inaugurazione

Leggi il testo completo dell’omelia del Ministro generale

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Lettere e omelie Ministro Generale
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Fr. Massimo Fusarelli PUA
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