Roma, 6 maggio 2022
«Dice il Signore: “Ecco io vi mando come pecore in mezzo ai lupi. Siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe”. Perciò quei frati che per divina ispirazione vorranno andare trai saraceni e altri infedeli, vadano con il permesso del loro ministro e servo». (Rnb XVI, 1-3) Cari Fratelli di tutto l’Ordine, il Signore vi dia pace! Dal 10 al 23 febbraio 2022 ho compiuto personalmente la visita canonica alla Custodia dei SS. Protomartiri del Marocco per conoscere direttamente questa realtà che dipende dal Ministro generale. Ho vissuto questa possibilità come un vero e proprio pellegrinaggio in una terra unica, durante il quale è cresciuta in me la parola della Regola non bollata appena citata, e con ciò la coscienza che qui si gioca un punto essenziale del nostro carisma: stare con e stare tra le persone quale trasparenza dell’Incarnazione e della Passione, del Bene che abita ogni creatura. Mentre ho attraversato questa terra, ho portato con me i fratelli di tutto l’Ordine, sentendo che qui ci giochiamo qualcosa di molto vitale: aderire ad una terra, ad un popolo, ad una cultura, a lingue e visioni altre del mondo, amandoli e cercandovi con umiltà le tracce della presenza del Dio della vita. Le nostre Costituzioni dicono: «Come seguaci di san Francesco e dei primi missionari dell’Ordine, i frati siano fortemente preoccupati di andare umilmente e di vivere devotamente tra le popolazioni di religione islamica, per le quali parimenti non c’è alcun onnipotente eccetto Dio». Viviamo questa vocazione in tante parti del mondo. Il Marocco è il luogo nel quale Francesco, Chiara e Antonio avrebbero voluto dare una testimonianza radicale a Cristo e nel quale i Proto Martiri dell’Ordine l’hanno vissuta; per questo ha un valore che vi ripropongo, insieme ad altre missioni nelle quali siamo presenti. Ringrazio tutti i fratelli che hanno accolto la divina ispirazione a venire a vivere con e tra questo e altri popoli, quale risposta all’appello interiore a dire di nuovo sì alla vocazione di frati minori. Con queste semplici parole, è mia intenzione ricordare a tutti i frati dell’Ordine la chiamata missionaria che appartiene dal di dentro alla nostra vocazione, che muore senza tenere viva questa spinta. La necessità di nuovi fratelli è molto urgente:Fr. Massimo Fusarelli, ofm
Ministro generale
Prot. 111247Allegato sulla Custodia del Marocco
La Custodia è composta da 22 frati provenienti da 12 paesi (Brasile 2, Slovacchia 1, Spagna 1, Congo 3, Polonia 3, Italia 2, Francia 2, Filippine 1, Messico 2, Costa Rica 2, Croazia 2, Colombia 1). La Custodia ha 2 frati professi semplici. I fratelli sono distribuiti nelle sei fraternità di Rabat, Marrakech, Meknès, Larache, Tetouan e Tanger. I frati accompagnano quattro parrocchie, tre Centri culturali, partecipano all'animazione della Caritas, visitano le carceri e animano diverse cappellanie religiose. Accompagnano anche il monastero delle Clarisse di Casablanca affiliato all'Ordine dei Frati Minori dal 16 maggio 2019. La missione in questa terra richiede:Allegato sulla Fondazione di Sudan e Sud Sudan
La Fondazione è composta da 4 frati: 2 della Provincia d’Egitto a Khartoum, Sudan e 2 a Juba in Sud Sudan (1 da Italia e 1 da Vietnam). I frati accompagnano una parrocchia in ciascuna città, insieme al servizio di solidarietà, assistenza profughi e cura per l’accoglienza di canditati a Juba. La missione in questa terra richiede:Allegato sulla Custodia di Terra Santa
Allegato sulle presenze in Russia e Libia
Riportiamo la Lettera in diverse lingue: