In occasione dei 750 anni dalla morte di San Bonaventura il Ministro generale dell’OFM, Fr. Massimo Fusarelli, il 15 luglio ha partecipato agli eventi in onore del santo francescano celebrati nella sua città natale, Bagnoregio (VT, Italia).
Nella conferenza dedicata al Dottore Serafico, Fr. Massimo ha presentato una relazione dal titolo “La sapienza per la sequela di Cristo secondo Bonaventura da Bagnoregio”. Citando la Lettera dei Ministri generali “San Bonaventura. Una voce ancora attuale”, Fr. Massimo ha ricordato come San Bonaventura sia stato maestro di teologia, ministro dell’Ordine e mistico, lasciando una eredità dottrinale e formativa “non solo ai frati che appartengono all’Ordine fondato da san Francesco d’Assisi, ma anche alla Chiesa, al mondo della cultura universitaria, a tanti studiosi e ricercatori impegnati nel valorizzare ed attualizzare il patrimonio culturale del medioevo”. A questo proposito, ha menzionato il Centro di Studi Bonaventuriani fondato oltre 70 anni fa, nel 1953, proprio a Bagnoregio, che promuove e diffonde il pensiero del maestro francescano attraverso convegni annuali e il bollettino Doctor Seraphicus.
Il Ministro generale dell’OFM ha poi esaminato alcune coordinate essenziali dell’insegnamento che il Santo di Bagnoregio propone sul dono e sull’esercizio della sapienza.
Il cristiano è chiamato a vivere un “itinerario che punta all’unione con Dio, nella sequela di Cristo Signore -Verbo Incarnato, Crocifisso e Ispirato sotto la guida dello Spirito Santo – al cuore della sapienza evangelica di san Francesco”; è inoltre chiamato a compiere un cammino sostenuto da preghiera, carità, umiltà, grazia divina; nei suoi scritti, il termine sapienza indica qualcosa di più rispetto a scienza o conoscenza intellettuale, e rinvia sempre “alla dimensione dell’oggi, attenta alla centralità del soggetto, al dare senso alle cose di ogni giorno per una nuova qualità della vita, tra la crisi delle ideologie forti e dei progetti a lungo termine e il fenomeno dell’accelerazione del tempo, che ci rende sempre più difficile fare memoria del passato e progettarci nel futuro”, ha detto Fr. Massimo.
Continuando nella sua relazione, il Ministro ha sottolineato che la sapienza per Bonaventura è una conoscenza che interessa tutta la persona umana, che coinvolge sia la facoltà intellettuale che quella affettiva: “Per Bonaventura, la sapienza diventa conoscenza integrale, completa e perfetta solo con l’amore. Pertanto, la sapienza abbraccia due aspetti: la luce della conoscenza per l’apprendimento – e questo è il punto di partenza – e il sapore dell’affetto che garantisce l’unione con Dio, e questo è l’aspetto principale”.
Fr. Massimo in seguito, analizzando il prologo dell’Itinerarium mentis in Deum, ha descritto come il Dottore Serafico abbia preso a modello San Francesco d’Assisi per tracciare un percorso ascensionale che porti l’uomo a Dio, attraverso l’amore e la conformazione a Cristo Crocifisso. Nella Legenda Maior sono descritti ben sette episodi della vita di Francesco che il santo di Bagnoregio rilegge in altrettanti incontri con la croce, “chiave per entrare in quella che potremmo chiamare la filosofia della santità […]. La Legenda Maior quindi, sotto l’aspetto di un’opera biografica e agiografica, è soprattutto un’opera filosofica e teologica, che mostra tutta la profondità del pensiero filosofico di Bonaventura, del quale Francesco d’Assisi risulta essere il modello che ci sta di fronte, ormai per certi versi inimitabile”. Bonaventura, dunque, ci orienta a vivere oggi la sapienza della fede nella sequela di Cristo con san Francesco, dando rilevanza al desiderio nel dinamismo della vita spirituale: “È la disposizione interiore che rende tangibile ed efficace la passione amorosa per le cose del cielo, per i doni di Dio”, ha concluso il Ministro.
A seguire, è stata conferita la cittadinanza onoraria a Fr. Massimo Fusarelli, a nome degli altri Ministri generali della Famiglia francescana e della Presidente dell’Unione delle suore Francescane.
La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Orazio Francesco Piazza, Vescovo di Viterbo. Presenti anche il Ministro e i frati della Provincia di San Bonaventura (Italia).
Leggi la relazione del Ministro generale (italiano)
