Durante l’Udienza concessa il giorno 19 gennaio 2023 a Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, il Sommo Pontefice ha autorizzato il medesimo Dicastero a promulgare il Decreto riguardante le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Margherita Diomira del Verbo Incarnato, religiosa professa delle suore Stabilite nella Carità del Buon Pastore, nata a Firenzuola (Diocesi di Firenze-Italia) il 26 aprile 1651 e morta a Firenze il 17 dicembre 1677.
La Venerabile Maria Margherita Diomira del Verbo Incarnato (1651- 1677) è una giovane mistica che si santificò tra le mura del convento della Carità, fondato a Firenze dal sacerdote Vittorio dell’Ancisa nel 1589, e dove le suore dette “Stabilite” vivevano nella contemplazione e nel servizio di accoglienza alle giovani donne. Attraverso la pratica degli esercizi spirituali di Sant’Ignazio apprese a meditare il mistero dell’Incarnazione che divenne il centro della sua vita spirituale.
La considerazione dell’abbassamento del Figlio di Dio nella condizione umana le fece amare sommamente la pratica dell’umiltà, virtù che le ottenne una costante comunione con Dio.
Pur vivendo nella clausura partecipò alla missione della Chiesa offrendo la sua preghiera e la sua sofferenza per la salvezza di tutti, per la società civile, per la santità dei sacerdoti.
Ebbe dal Signore doni straordinari, come la scrutazione dei cuori, la profezia e la capacità del consiglio; fu favorita da estasi, visioni, rapimenti, fino all’impressione delle stimmate nel 1677.
Colpita da tisi si offrì vittima di amore al Signore e con tale sentimento si spense in grande fama di santità il 17 dicembre 1677, a soli 26 anni.
La Causa di beatificazione, avviata nel 1704, fu affidata nel 1885 al Postulatore generale dei Minori Osservanti, Fr. Bernardino da Grotte di Castro, ed oggi, dopo un lungo percorso, giunge al traguardo della promulgazione delle virtù eroiche.
