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Venerabili Luigi Kosiba, Paola di Gesù Gil Cano, e Maria Elisabetta Mazza

07 Luglio 2017

Promulgazione di Decreti della Congregazione delle Cause dei Santi

Il 7 luglio 2017, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Santo Padre ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare i Decreti riguardanti le virtù eroiche di Servi di Dio:

A Laude di Cristo e del Poverello Francesco. Amen.

 

Venerabile Luigi Kosiba

Nacque il 29 giugno 1855 a Libusza, diocesi di Tarnów (Polonia), da poveri genitori contadini, ottimi e ferventi cristiani. Dopo aver appreso il mestiere di calzolaio, nel 1878 entrò tra i Frati Minori di Jaroslaw. Trasferito per il noviziato a Wieliczka, attuale Provincia di Santa Maria degli Angeli di Polonia, vi trascorse tutta la sua vita nelle umili mansioni di calzolaio, ortolano, infermiere e incaricato dell’accoglienza dei poveri. Ma Fr Luigi si santificò soprattutto esercitando in continuità il delicato incarico di questuante. Nel passare di porta in porta, edificava tutti con la sua umiltà e la sua francescana letizia. Annunciava la parola del Vangelo, istruiva nella verità della fede, distribuiva la buona stampa, rincuorava gli ammalati, allietava i bambini. Circondato da vasta fama di santità morì il 4 gennaio 1939, all’età di 84 anni, di ritorno dall’ultimo giro di questua. La Causa per la sua canonizzazione prese avvio nel 1963.  

Venerabile Paola di Gesù Gil Cano

Nel 1880 fondò in Murcia la Congregazione delle Suore Francescane della Purissima Concezione. Originaria di Vera (Spagna) dove era nata nel 1849, fu una donna semplice, povera di risorse umane, debole nel fisico, ma forte nello spirito e ricca di straordinaria carità. Attraverso l’istituzione di molteplici opere assistenziali seppe comunicare alle sue figlie spirituali la passione per Cristo povero e per i suoi poveri. Sostenuta dalla preghiera, sempre serena, mite, prudente, ancorata in Dio, si definiva “povera e ed umile figlia di San Francesco d’Assisi” e considerava l’Istituto da lei fondato, un “piccolo gregge francescano”. Nel 1912, esautorata dal governo dell’Istituto, fu emarginata per la malattia e l’incomprensione, ma tutto perdonò con eroica carità. Morì nella casa di Murcia il 18 gennaio 1913. Il processo per la sua Canonizzazione prese avvio nel 1995.  

Venerabile Maria Elisabetta Mazza

Nacque a Martinengo, diocesi di Bergamo (Italia) nel 1886. Nel 1904 aderì al Terz’Ordine di San Francesco d’Assisi. A partire dal 1911 fu insegnante elementare nella scuola pubblica. Nell’ambito dell’educazione dei ragazzi e nella relazione con le loro famiglie, agì per diffondere la parola di Dio e i principi della morale cattolica. A tal fine fondò una nuova istituzione religiosa che chiamò Piccole Apostole della Scuola Cristiana, i cui membri esercitano come vocazione propria l’opera di misericordia dell’insegnamento, ma inseriti nell’attività della scuola pubblica. La Serva di Dio ebbe particolare attenzione agli alunni delle famiglie più povere, a quelli bisognosi di sostegno, e a quelli con difficoltà psico-fisiche. Maria Elisabetta Mazza mori a Bergamo il 29 agosto 1950. La Causa di beatificazione fu affidata a P. Antonio Cairoli, OFM; postulatore generale dell’Ordine, nel 1987.
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