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Papa Francisco: “Saber declinar juntos la imitación de Cristo y el amor por los pobres”

01 Noviembre 2022

El 31 de octubre el Papa Francisco recibió en audiencia, en la Sala Clementina del Palacio Apostólico del Vaticano, a los miembros de la Coordinación eclesial para el VIII Centenario Franciscano, al Comité para el Centenario de la Familia Franciscana y a otros miembros de la propia Familia Franciscana. Los participantes a la audiencia eran aproximadamente unos 300: Además de los miembros de la Familia Franciscana, asistieron a la audiencia los Obispos de Asís, Rieti, Arezzo y las autoridades civiles de los lugares franciscanos de Italia.

Fr. Massimo Fusarelli, Ministro general, saludó al Papa en nombre de todos los presentes: “Me dirijo a ustedes junto con el Ministro General de los Hermanos Menores Conventuales y el Ministro General de la Orden Franciscana Seglar. Les agradecemos que nos haya recibido en su casa como Familia Franciscana. Estamos preparando la apertura del Centenario Franciscano, que nos permitirá recorrer los últimos años de la vida del Poverello, marcados por momentos importantes de su itinerario humano y cristiano”. 

El Papa agradeció Fr. Massimo las palabras que le dirigió y manifestó su alegría de encontrarse con la Familia Franciscana “cerca del octavo Centenario Franciscano (2023-2026), que se anuncia como una peregrinación que, desde el Valle Santa Reatina, pasando por La Alvernia, llegará a Asís, donde todo comenzó”.

El Papa añadió: “Después de ocho siglos, San Francisco sigue siendo un misterio”; para encontrar la respuesta, “hay que ponerse en la escuela del Poverello” que encuentra su sentido en su ardiente amor a Cristo y en la escucha, el caminar y el anuncio a las periferias.

El Santo Padre recordó la necesidad de “declinar juntos la imitación de Cristo y el amor a los pobres” para no dejar que el centenario franciscano sea una mera ocasión ritual. 

El Papa concluyó su discurso alentando a la Familia Franciscana “a vivir plenamente el tan esperado Centenario Franciscano” y su deseo es que “este camino espiritual y cultural pueda conjugarse con el Jubileo de 2025, en la convicción de que San Francisco de Asís sigue impulsando a la Iglesia a vivir su fidelidad a Cristo y su misión en nuestro tiempo”.

Texto completo del Papa Francisco, sólo en italiano:

https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2022/october/documents/20221031-viiicentenario-francescano.html

Texto completo del Fr. Massimo Fusarelli, sólo en italiano:

Santo Padre,

il Signore Le dia pace!

La salutiamo con le parole sempre vive di san Francesco e così significative in questo tempo segnato da conflitti e tensioni di diverso genere. 

Mi rivolgo a Lei insieme al Ministro generale dei Frati Minori Conventuali e a quello dell’Ordine Francescano secolare. La ringraziamo per averci accolto nella sua casa come Famiglia Francescana. Ci prepariamo ad aprire il Centenario Francescano che ci permetterà di ripercorrere gli ultimi anni della vita del Poverello, segnati da momenti importanti del suo cammino umano e cristiano.

Nel 1223 san Francesco può dare ai suoi fratelli il testo definitivo della Regola, quale segno di quella alleanza che Dio aveva stretto con quel popolo di poveri. Subito dopo a Greccio il Natale vissuto da san Francesco con i poveri contadini di quella regione gli ha permesso di “vedere con i suoi occhi la povertà nella quale volle nascere il Figlio di Dio” (Tommaso da Celano).

La Verna nel 1224 ha atteso il Poverello per l’incontro che lo ha reso simile all’Amato, sigillo del suo cammino di fede e di sequela del Cristo povero e crocifisso. 

Nel 1225 san Francesco ormai cieco ha cantato la bellezza del creato, nostra casa comune, con il Cantico delle creature, inno cristologico all’opera dell’amore del Padre nel mondo.

Il 1226 segna la Pasqua di san Francesco, che va incontro alla morte “a tutti terribile e odiosa”, chiamandola “sorella”, perché porta per l’incontro definitivo con il Signore.

Sono qui presenti oggi frati dei rispettivi definitori generali, i Ministri provinciali e i rispettivi consigli delle Province del Centro Italia dove sono i santuari interessati dal Centenario, i Vescovi delle rispettive Diocesi, diversi frati, suore e consacrate francescane, fratelli e sorelle dell’Ordine Francescano Secolare, i Sindaci e gli amministratori dei comuni di Greccio, Rieti, Chiusi della Verna e Assisi e altri amici e collaboratori. Ormai da oltre due anni abbiamo avviato la preparazione del Centenario a diversi livelli e in spirito di cordiale unità e collaborazione e per suggellare questo e in modo ideale dare avvio al Centenario Francescano ci siamo fatti pellegrini alla Casa di Pietro per esprimere il senso di comunione ecclesiale con cui vogliamo vivere insieme i prossimi appuntamenti.

Il momento che vive il mondo in questo tempo, il cammino sinodale che sta interessando la

Chiesa intera, l’Anno Santo ormai alle porte, sono l’ambiente nel quale ci prepariamo a vivere le tappe appena richiamate. Non vogliamo, infatti, celebrare il Centenario al chiuso della nostra Famiglia ma con le donne e gli uomini di buona volontà, con i cristiani tutti per il bene del mondo che Dio ama.

In questa disponibilità attendiamo la Sua parola, Santo Padre, per ricevere conferma e impulso a diventare sempre più discepoli missionari, annunciatori miti e forti della bellezza del Vangelo, che ha afferrato la nostra vita e la vuole trasformare.

Grazie, Santo Padre!

Fr. Massimo Fusarelli, OFM

ministro generale

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