Il giorno 23 maggio 2024, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, ed ha autorizzato la promulgazione del Decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Enrico Medi, laico e padre di famiglia, nato a Porto Recanati il 26 aprile 1911 e morto a Roma il 26 maggio 1974.
Uomo di speranza e di fede, di cultura e di scienza; marito e padre esemplare, docente universitario e apprezzato conferenziere; politico e amministratore integerrimo: furono alcuni dei molteplici tratti che caratterizzarono la vita e l’attività del Venerabile Enrico Medi, di cui oggi la Chiesa, trascorsi cinquanta anni dalla morte, riconosce l’esercizio eroico delle virtù cristiane.
Fin da giovane il Servo di Dio improntò la sua professione di fede alla radicalità e alla coerenza così da riuscire a coniugare la fedeltà alla dottrina cattolica con la conoscenza approfondita delle scienze umane e con il suo vissuto personale. Con una vita di preghiera intensissima, con la pratica della comunione quotidiana, con la totale obbedienza alle autorità ecclesiastiche, con un apostolato di carità silenzioso e continuo, compì un percorso di progressiva santificazione personale che lo rese testimone autentico del Vangelo.
Conseguita brillantemente la laurea in Fisica terrestre nel 1932 si avviò alla carriera di docente universitario, per poi abbracciare contestualmente l’impegno politico. Nel 1946 fu eletto all’Assemblea Costituente e nel 1948 nel primo Parlamento della Repubblica Italiana. Prestigiose cariche gli vennero anche dal mondo della scienza come Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica (1949), titolare della Cattedra di Fisica terrestre all’Università di Roma (1952), Vicepresidente a Bruxelles dell’EURATOM (1958-1965).
Geniale e colto oratore, tenne conferenze spirituali in tutta Italia, invitato da molti Vescovi. Partecipò a trasmissioni televisive e radiofoniche di divulgazione scientifica nelle quali, trattando del creato, della natura e delle sue leggi, non mancava di richiamare discretamente, ma efficacemente, il tema essenziale della fede.
Nel 1966 venne nominato dalla Santa Sede membro della Consulta dei Laici. Molto importante fu l’incontro con San Pio da Pietrelcina, di cui fu figlio spirituale, e a cui prestò consulenza per migliorare i servizi nella Casa Sollievo della Sofferenza. Nel 1970 si batté anche contro il divorzio che era stato introdotto in Italia e nel 1971 accettò di candidarsi come sindaco nel Comune di Roma. Nel 1972 fu eletto ancora Deputato al Parlamento. Ammalatosi di tumore, morì circondato da vasta fama di santità a Roma il 26 maggio 1974.
La Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Venerabile Enrico Medi fu affidata dalla Diocesi di Senigallia al Rev. Fr. Luca M. De Rosa, OFM, Postulatore generale dell’Ordine dei Frati Minori nell’anno 2006.