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Scontri in Sudan

La testimonianza dei frati francescani

17 Aprile 2023

Da sabato 15 aprile le strade di Khartoum, capitale del Sudan, e altre zone del paese sono teatro degli scontri tra le forze armate dell’esercito regolare e i paramilitari delle forze di supporto rapido (RSF).

I frati presenti in loco, costretti a stare chiusi nel loro convento, hanno scritto al Ministro generale, Fr. Massimo Fusarelli, OFM, e al Definitore generale di zona, Fr. Victor Quematcha, OFM, che la guerriglia tra esercito e ribelli divampa, che le comunicazioni e internet sono spesso interrotti, ma che stanno tutti bene. 

Fr. Peter Tindo, OFM, da Khartoum, in un messaggio audio ci ha detto: “Siamo chiusi in casa e sentiamo solo spari intorno a noi. Ma cosa sta succedendo esattamente in questo momento non lo sappiamo”.
Anche Fr. Federico Gandolfi, OFM, in Sud Sudan, ci conferma che le comunicazioni col vicino paese sono rese quasi impossibili dal blocco della rete internet.

Domenica 16 aprile Papa Francesco, durante la recita del Regina Coeli in Piazza San Pietro a Roma, ha detto che segue con preoccupazione gli avvenimenti che si stanno verificando in Sudan: “Sono vicino al popolo sudanese, già tanto provato, e invito a pregare affinché si depongano le armi e prevalga il dialogo, per riprendere insieme il cammino della pace e della concordia”.

Secondo l’agenzia ANSA (Agenzia d’Informazione in Italia) lo spazio aereo del paese è stato chiuso, il numero di persone uccise è di 97, i feriti sono decine, molti dei quali non hanno potuto raggiungere gli ospedali a causa delle difficoltà negli spostamenti. Tra le vittime ci sono sia civili sia militari.

Restiamo in preghiera per questo paese!

©foto: www.vaticannews.va 

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